617 d.C. Teodolinda, regina dei Longobardi, lascia la sua residenza di Monza per trascorrere qualche giorno sulle sponde del Lario, raggiungendo la fortezza di Vezio. Lo splendido paesaggio e l'aria frizzante, consolano e proteggono la regina, affranta per la morte dell'amato re Agilulfo. Teodolinda inizia a ripercorrere la sua vita attraverso i ricordi: la spensieratezza della gioventù, la fuga in Italia per unirsi in matrimonio con il re longobardo Autari, le seconde nozze con il duca di Torino, Agilulfo, la costruzione del palazzo reale, la gioia della maternità e l'amicizia con l'abate Secondo di Non, con Papa Gregorio, con il monaco Colombano e con il vescovo Agrippino. Le scene di caccia e di guerra, insieme ai viaggi concludono queste intense rievocazioni. Raggiunta la piena maturità, il periodo di massima gioia sembra volto al termine. I popoli rivali premono ai confini per conquistare il regno, minacciato all'interno da lotte ed intrighi. In una limpida e pacifica serata, Teodolinda viene a conoscenza di una terribile verità, che conclude in modo inaspettato la vicenda.