Nel 1908, tra le macerie di una Messina distrutta dal terremoto, un giovane carabiniere di Tortona salva un bambino e il suo cane. Di fianco al piccolo giace il corpo della madre, con al collo un originale gioiello che raffigura due delfini mentre saltano fuori dall'acqua. Il bambino viene affidato alle cure di don Orione, giunto sul posto per organizzare l'assistenza degli orfani: sarà proprio lui a chiamarlo Marziano, come il santo protettore di Tortona, e a portarlo con sé in Piemonte. Passano vent'anni, e ritroviamo Marziano con la divisa della Milizia volontaria fascista, in compagnia di un ex ufficiale degli Arditi. Sono in servizio a Milano e stanno per assistere a un tragico evento che cambierà la vita a entrambi: l'attentato di Piazza Giulio Cesare diretto al re Vittorio Emanuele III. Da quel momento Marziano non potrà fidarsi più di nessuno, e per lui inizierà un viaggio senza meta, braccato dalla temibile polizia segreta del regime, la neonata OVRA.