12 settembre 1919: la Grande Guerra si è conclusa da quasi un anno; il poeta Gabriele d'Annunzio entra in Fiume al comando dei suoi legionari e occupa la città, contesa tra Italia e Jugoslavia. Con lui non ci sono solo i soldati che hanno disobbedito all'ordine di deporre le armi ma anche letterati, artisti e politici fautori di idee radicalmente innovative, animati da istanze libertarie mai conosciute prima nella storia, decisi ad attuare una rivoluzione dal respiro internazionale. Scene di amori, tradimenti e battaglie si susseguono velocemente fino al gran finale del "Natale di Sangue", lo scontro tra legionari e Regio Esercito. A guidare il destino dei protagonisti, sullo sfondo delle loro vicende personali, è il "Comandante" Gabriele d'Annunzio, impegnato a realizzare la sua opera più importante.