Il contesto storico è quello dello sfruttamento della mano d'opera minorile e la loro condizione di semi schiavitù nelle miniere di zolfo della Sicilia alla fine del XIX secolo. In una delle pagine più oscure della storia d'Italia si sviluppa la vicenda di tre ragazzi: Benedetto, Sebastiano e Domenico che fuggono dal loro villaggio e dai cunicoli malsani e letali della miniera di zolfo in cui lavoravano. Le loro vicende si intrecciano con quelle di Philippe Calieri, un giornalista francese di Marsiglia, che indaga su quel fenomeno sociale. Tramite una rete di informatori e di colleghi, Philippe riesce a scoprire il traffico marittimo che porta molti carusi dalla Sicilia a Marsiglia, città in cui i giovani venivano indirizzati agli opifici di olio di oliva, sardine ed alle fabbriche di sapone oppure finivano nelle grinfie della malavita marsigliese, famosa per la sua efferatezza e per l'ampiezza dei suoi traffici in tutto il Mediterraneo. Una storia avvincente e appassionante, incorniciata in un romanzo storico capace di ritrarre gli aspetti sociologici dell'epoca