Novembre 1435. Da Poppi, nel casentino, un bambino rimasto orfano viene condotto a Firenze, per lavorare da un lanaio. Quel bambino, Sante il suo nome, è intelligente, carismatico e inquieto; con grande determinazione sopravvive e impara, conosce un po' di mondo, imposta il suo futuro. A Bologna, uno dopo l'altro i Bentivoglio cadono vittime di congiure, resta solo Giovanni II, di soli tre anni. Il popolo si dispera, si cerca una soluzione di governo per contrastare il papa e i Visconti che si contendono da sempre la città. Nell'ora più buia, un segreto viene svelato: Ercole, fratello di Antonio Bentivoglio, aveva un figlio illegittimo, figlio di una donna che aveva molto amato, a Poppi. È Sante, che ignaro di quello che sta per succedere, continua a provare le diverse strade della sua vita. Solo dopo una combattuta riflessione Sante accetta la sua discendenza e parte per Bologna per essere il suo Signore, fino al ventunesimo anno di Giovanni II. Luci e ombre, politica e omicidi, guerre, congiure e un immenso amore, si alternano nella vita di Sante Cascese Bentivoglio, un orfano che conquistò una città divisa e sanguinaria e imparò ad amarla oltre ogni cosa, rendendola grande.