Venezia, 1423. La città ha un nuovo doge, Francesco Foscari, politico dalla personalità affascinante. Il suo governo conosce momenti di fasti con la conquista della terraferma, che dà nuova linfa alla Repubblica, ma anche drammatiche lotte intestine, odi personali, vicende collettive dolorose come una letale epidemia di peste. In questo quadro il potere presenta il conto a un uomo diviso fra il pubblico e il privato, fra fedeltà allo Stato e amore per un figlio che quello Stato ha bandito come un reietto...