Marija Zakrevskaja detta Mura nasce alla fine dell'Ottocento da nobilissima famiglia russa. Cresce nei fasti dell'aristocrazia, tra i palazzi e i balli alla corte dello zar. A diciott'anni si sposa con un nobile estone diplomatico a Berlino. Mura è bella, giovane, colta, oltre il russo parla inglese, tedesco e francese. Diventa subito una star dell'alta società internazionale, allaccia rapporti con tutti, racconterà perfino di aver ballato il valzer con il Kaiser Guglielmo II, frequenta le ambasciate e trascorre le estati nel castello di famiglia in Ucraina o in quello del marito in Estonia. Poi, nel 1917, scoppia la rivoluzione russa. Mura ha ventiquattro anni. Di colpo il suo mondo si trasforma. La Russia di Lenin non è quella dello zar, i nobili sono perseguitati, aggrediti, uccisi, costretti alla fuga. Gli eventi si susseguono in maniera turbinosa. Mura finisce tre volte nel terribile carcere della Lubjanka e tre volte se la cava miracolosamente. Motivo per cui l'Occidente la accusa di essere una spia dei russi e i russi di essere una spia al soldo dell'Occidente, un marchio che la segnerà per tutta la sua lunga vita. E poi ci sono tre grandi storie d'amore: la lunga relazione con Gor'kij, la grande passione di un agente segreto britannico, l'unione con H.G. Wells.