Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi, è uno dei più celebri pittori di tutti i tempi. Spirito indomito, carattere permaloso, violento e litigioso, donnaiolo e refrattario all'autorità: la sua vita fu un alternarsi di episodi di genialità e violenza. L'arte di Caravaggio è un inno visionario ai contrasti di luci e ombre che caratterizzarono la sua esistenza: dallo sfondo scuro, come un nulla cosmico, emergono i soggetti che solo i raggi di luce radente, sapientemente direzionati, riescono a mostrare la loro natura carnale. Nel romanzo il racconto della vita avventurosa di Michelangelo si intreccia con la testimonianza di una donna che l'ha sempre amato e protetto, la Marchesa Costanza Colonna. Mentre lui rivive momenti esaltanti, ma più spesso drammatici, della propria travagliata esistenza e del faticoso affermarsi come artista di prima grandezza, lei affida a un diario i propri ricordi. Sull'onda di un sentimento ambiguo, tessuto di sollecitudine materna e passione proibita, la Marchesa racconta l'uomo e l'artista così come li ha conosciuti e compresi, in un mix affascinante di genio e fragilità. Ne emerge il ritratto di un artista dimenticato per quasi tre secoli dopo la morte, e poi riscoperto e osannato come anticipatore della pittura moderna. Insieme, il ritratto di una donna che non ha paura di manifestare i suoi sentimenti e le sue delusioni, combattiva nonostante il tempo avverso in cui vive, pronta a sfidare ogni convenzione.