Henriette e Marie, due donne legate da un vincolo indissolubile. La passione che le contraddistingue determina in loro un'impronta caratteriale e un profilo psicologico ben definito. In Henriette, nobile e giovane parigina, il grande desiderio di abbandonarsi alle pulsioni, tendendo ad una certa dissolutezza, fa sì che venga coinvolta in eventi piuttosto spiacevoli. Per tal motivo viene allontanata dalla sua famiglia e mandata in "esilio" presso la prozia Contessa, al castello di Le Besset nel Gévaudan. In questo luogo che sembra dimenticato da Dio, dove tutto è in mano alla miseria, dove le avverse condizioni atmosferiche rendono difficili le attività agresti, si aggira nei boschi una figura inquietante che viene definita la Bestia poiché le sue fattezze ibride, per certi versi quasi umanizzate, realizzano un essere indefinito. Violenta oltre misura, uccide in modo spietato donne e bambini del popolo, gettando nel terrore gli abitanti del luogo e conducendoli, quindi, ad armarsi per far fronte alla situazione. Marie è una donna umile, analfabeta. Quella ritrosia che le giunge da lontano, dall'infanzia, sancisce la fine di un rapporto coniugale, nel quale l'intimità negata ha reso marito e moglie perfettamente estranei. Saranno la vicinanza di Herniette a risvegliare certe emozioni e la brutalità della Bestia ad accenderle la voluttà sopita e forse mai conosciuta realmente. Muschio di velluto, di Ilaiali, è un romanzo complesso, frutto di un lavoro minuzioso di ricerca storica. Attentissima ai dettagli, la nostra bravissima Autrice ha saputo ricreare lo stesso sgomento dell'epoca, il raccapriccio che per anni imperversò nel Gévaudan.