Anthony Hill racconta la storia dell'ultimo galeotto deportato nella colonia australiana dall'Inghilterra e ci porta a conoscere Joshua Cribben, giornalista del Mirror che nel 1938 intervista il novantottenne Samuel Speed, l'ultimo deportato ancora in vita. Speed inizierà la sua intervista parlando della sua gioventù e di come in Inghilterra era difficile arrivare a fine giornata, e proprio per questo lui e il suo amico Tommy Jones daranno fuoco ad un magazzino per poi costituirsi ed essere imprigionati, ma con un tetto sulla testa e un pasto caldo. Purtroppo per i due il loro gesto disperato avrà conseguenze più pesanti del previsto: il giudice li condannerà a 7 anni di detenzione, 2 da scontare in Inghilterra e 5 nella colonia australiana. L'autore ci porterà nell'incredibile vita del giovane Speed, nella sua detenzione britannica, nel viaggio verso la colonia, e nella nuova vita da ex carcerato. Questo libro si fa carico dell'ultima vera testimonianza di una storia di un secolo fa che trova riscontri anche in questi tempi moderni.