Zia Clara, che era una persona pacata e di grande spessore, in quel periodo di guerra, dal 1940 al 1945/46 era solita dire che le guerre non le fanno solo i soldati al fronte ma anche la gente comune, ogni giorno. Era una piccola guerra, quella dei civili rimasti a casa. Niente battaglie, anche se avevano le loro brave rappresaglie e sparatorie e bombardamenti e mitragliate. Ma erano fuori dalla mischia, dai campi di battaglia. Eppure la loro guerra non era da meno. Combattevano ogni giorno, ogni ora, combattevano per poter mangiare, per potersi vestire, per andare a lavorare, per tornare a casa alla sera. Combattevano per restare vivi. Ed è pensando a quel periodo, di cui mi parlavano i nonni, gli zii, i genitori, che mi sono decisa a scrivere questo libro, a memoria ed onore di tutti quelli che hanno combattuto una piccola guerra, senza medaglie e senza onori, senza fanfare e riconoscimenti. Semplicemente cercando di sopravvivere e di arrivare alla fine... che nessuno sapeva quando sarebbe stata.