Sono dieci i racconti di questa raccolta. "Le oscure stanze" narrano di una nobiltà che lentamene declina dopo i fasti rinascimentali degli Estensi. Ferrara si scopre città marginale e provinciale con il Papato e lo sarà sempre di più fino all'Italia dei Savoia. Le grandi famiglie dell'età ducale vivono questa discesa con un'inquietudine che ricerca nell'oscuro, nel tenebroso e nel malinconico le modalità di vita. Sono piccoli ritratti e piccole storie in cui prevale il verosimile e non il reale. Delle nobili famiglie i cognomi sono reali e collocabili storicamente, ma solo quelli, poiché i personaggi che tali cognomi portano e le loro peripezie sono puro frutto di fantasia. Da una parte lo spaccato di una società che cerca di sopravvivere e che talvolta, nella noia, scopre strade non percorse, dall'altra la complessa natura umana che, improvvisamente, diventa imprevedibile e spesso si chiama fuori dall'etica comune e dalle stesse regole sociali.