In questa pubblicazione si racconta la vita e leggenda di un giovane stravagante che visse all'Isola d'Elba nella seconda metà dell'Ottocento. Questo giovane, decisamente estroverso, si faceva chiamare con il nome fiabesco di Mago Chiò. Oltre essere il personaggio più popolare di un'epoca di fermenti e di grandi trasformazioni sociali, Mago Chiò aveva la particolare attitudine di arrampicarsi, una capacità che nessuno dei suoi contemporanei possedeva né sull'isola né nel mondo. Saliva con grande abilità su tutto ciò che rappresentava l'ineluttabile, come lui sosteneva: "che andasse in qualunque pericolo di vita in qualunque altezza che possa restare incredula al popolo". Per questa innata virtù, e per altre ragioni che scoprirete leggendo questo libro, Mago Chiò divenne nel suo tempo il primo uomo della terra a praticare una disciplina all'epoca sconosciuta, che con il trascorrere degli anni sarebbe diventato uno sport famosissimo, tanto che oggi è praticato in tutto il mondo da milioni di appassionati free-climber. Mago Chiò detiene un importante primato. È il primo e l'ultimo a essersi arrampicato su tre dei magnifici e celebri monumenti storici italiani: la Torre pendente di Pisa; la Cupola del Brunelleschi di Firenze e la Torre degli "Asinelli" di Bologna.