In un piccolo paese del Feltrino nelle Prealpi bellunesi, Giovanni Lunardi, classe 1824, è il protagonista di una saga famigliare che si consuma nella seconda metà dell'Ottocento. Capostipite di una facoltosa famiglia padrona di palazzi, di terre e di armenti, Giovanni, spinto dall'orgoglio e dall'ambizione, per dar lustro alla sua famiglia, si impegna nella costosa opera di costruzione della nuova chiesa del paese che lo costringerà a sacrificare l'intero patrimonio. Nelle pieghe della vicenda si inseriscono le rocambolesche avventure attraverso il confine con l'Austria dei contrabbandieri di tabacco, tra cui la futura nuora Maria. Ridotto in miseria, Giovanni è costretto ad abbandonare terra e casa e trova rifugio presso una figlia in uno sperduto paesino della Valsugana, dove morirà all'alba del nuovo secolo. Quel che resta della famiglia, smembrata a causa della morte del figlio Angelo, marito di Maria, dovrà emigrare in uno sconosciuto paese della campagna veneta, sotto la guida della intraprendente e indomabile Maria, che con i suoi tre figli riuscirà a rinascere a nuova vita, pur tra nuove e burrascose avventure.