"Gli artigli dell'aquila" è un romanzo storico che narra, attraverso le vicende dei protagonisti, frutto della fantasia dell'autore, il clima a Verona durante l'occupazione austriaca e il Risorgimento, nel periodo che va dal 1848 al 1866, anno dell'annessione del Veneto all'Italia. Il quadro che emerge è quello di una città tiepida, con una borghesia e una Chiesa silenziose e pavide, dove nel segreto una minoranza coltiva fino all'estremo sacrificio gli ideali mazziniani di un'Italia unita. Lorenzo Furri, giovane avvocato, vive il dissidio tra il pericoloso impegno politico, l'amore per Cecilia e le prospettive di una vita agiata. Fanno da sfondo, con precisi riferimenti storici, i personaggi e i grandi eventi del tempo, fino alle campagne militari che concludono il racconto: la Spedizione dei Mille e la Terza guerra di indipendenza, con i volontari e i martiri veronesi.