Durante il viaggio che lo porta in nave a Venezia, l'ambasciatore Nicola Sigero riconosce uno tra i maggiori cultori della lingua e della letteratura greca del XIV secolo: Leonzio Pilato. Spinto da grande curiosita chiede al suo compagno di viaggio di narrargli la sua vita. Leonzio Pilato inizia, così, il racconto del suo viaggio" umano e culturale dalla natia Calabria ai maggiori centri culturali dell'epoca. Il romanzo narra la vita del celebre calabrese dalla dura giovinezza a Seminara, dove vede sterminata la propria famiglia, all'incontro il celebre monaco Barlaam nel monastero di Sant'Elia e con Francesco Petrarca per il quale traduce in latino, e per primo, l'Iliade e l'Odissea, e con il quale vive un rapporto difficilissimo.