Bologna, sul finire del Settecento. La giovane Clotilde Tambroni, che aiuta la madre nella gestione di una pensione, desidera ardentemente studiare, ma, in quanto donna, è ostacolata dalla famiglia. L'arrivo nella città felsinea di Manuel Rodríguez Aponte, gesuita spagnolo ed eminente grecista, espulso dalla Spagna, come tutti i membri della Compagnia, per volere di Carlo III di Borbone, si rivela per lei provvidenziale. Intuito lo straordinario talento della ragazza, egli si adopera per darle un'istruzione, intravedendo per lei un brillante futuro. Una disavventura sentimentale rischia tuttavia di comprometterlo... Ma la tenace Clotilde, grazie all'aiuto del suo maestro col quale ha stretto un sodalizio umano e culturale, riuscirà a continuare brillantemente gli studi arrivando a essere la prima donna detentrice di una cattedra di lingua greca presso l'ateneo bolognese.