È l'anno del Signore 1550. L'Europa è ancora percorsa da venti di guerra. Il lungo scontro tra Spagna e Francia, durato decenni, non si è ancora concluso. Il luteranesimo e le altre confessioni protestanti infiammano gli animi del Nord Europa e dell'Inghilterra. E la minaccia dei Turchi, che hanno già conquistato tutto l'Oriente, è più viva che mai. A Roma è stato eletto un nuovo papa, Giulio III, inerte, creta nelle mani dei Farnese. A Istanbul, la nuova capitale turca, Solimano avverte la stanchezza degli anni, ed è caduto sotto la malia di Roxelane, la sua bellissima concubina. Ma anche a Roma le grandi famiglie tremano, lo sfarzo della bellezza e del potere è minacciato da costumi sempre più corrotti, dall'impudenza dei giovani. Ma, nonostante la decadenza che sembra attenderli, i patrizi non rinunciano al loro amore per l'arte, mentre brilla sempre di più la stella di un grande pittore veneto: Tiziano Vecellio. Forcellino, il più grande restauratore italiano e maestro del romanzo storico, torna a raccontare il "secolo dei giganti", con la sua arte meravigliosa, i suoi intrighi, le sue passioni e le sue donne eccezionali: dalla perfida Roxelane a Eleonora e Giulia Gonzaga, o Vittoria Farnese.