Tra la metà del XIV secolo e la fine del XVI, l'Italia è culla e palcoscenico di alcuni tra i più grandi pensatori dell'epoca umanista. Le corti rinascimentali si riempiono di artisti e di scienziati, e il progresso culturale avanza di pari passo con le conquiste sui campi di battaglia. È in questo contesto che si intrecciano le vicende di Lucrezia Borgia, figlia illegittima di papa Alessandro VI e pedina di scambio dei giochi di potere famigliari. Attraverso la biografia documentata di questa «figlia incestuosa», Dario Fo ci riconsegna un affresco delle dinamiche del tempo, delle trame sotterranee e delle tensioni artistiche dei suoi protagonisti, riabilitando la figura di Lucrezia e mostrandoci l'essenza di una donna risoluta e, forse anche per questo, ingiustamente condannata dalla storia.