Il romanzo narra le vicende di personaggi di fantasia, quattro guerrieri galli (Eoghan, Ranulf, Dalach, Torquil), un druido (Cerdic) e due legionari (Lucio Furio Longo, Marco Titinio Atello), ma anche di personaggi realmente esistiti come Cesare, Quinto Cicerone, Tito Labieno, Publio Sestio Baculo e Ambiorige. La rivolta, che il gallo Ambiorige condurrà contro le armate romane, ne è, al contempo, il fil rouge e la vera protagonista, con le sue cause scatenanti e le sue conseguenze. Attraverso le vicende dei personaggi, il lettore potrà seguire gli eventi che causarono lo scoppio della ribellione, come questa si svolse e quali furono le ripercussioni. La vita di questi uomini sarà sconvolta, la loro quotidianità e le loro personalità cambieranno attraverso una sorta di romanzo di formazione. Ambiorige, uomo abile, ma anziano, si ritrova a dover scegliere fra la pace e il benessere della propria famiglia o la causa della libertà. Come nel primo romanzo, Labieno, anche qui abbiamo l'eroe sconfitto, Ambiorige, colui che la storia ha dimenticato e di cui poco, troppo poco, sappiamo. Non solo scenari bellici, ma uno sguardo sulla società celtica al suo tramonto storico.