I sacrosanti consigli, di Giovanni Maria Ferri, è un'opera deliziosa, che si muove nel solco degli studi di Giuseppe Guarella e Vittorio De Michele, e vede la riproduzione dell'epistolario del dottor Angelo Pinto al suo professore Vincenzo Petagna, al cui centro c'è la Locorotondo di fine Settecento come crocevia di esperienze e flussi storici. Nello scambio fra i due emergono da una parte la storia di un rapporto di amicizia nato in ambiente universitario napoletano, all'epoca impegnato nella ridefinizione della materia medica attraverso l'adesione al brownismo, che nel regno borbonico si tinge di colori filorepubblicani. Dall'altra, sempre in nome di quest'amicizia vocata alla scienza, si attesta la partecipazione di Pinto, attraverso il costante invio di piante e insetti del territorio all'indirizzo del professor Petagna, fra i massimi entomologi della sua epoca, alla realizzazione di due delle opere scientifiche più importanti del XVIII secolo, le Institutiones Botanicae e le Institutiones Entomologicae.