52 d.C., lago del Fucino. Lucio Avidio Corvo, figlio di un pretore urbano di provincia, non esita un secondo a tuffarsi tra le acque di un canale artificiale esondato per salvare Lucio Domizio, il ragazzino dalla chioma ramata che ha conosciuto solo qualche ora prima al porto. Pochi attimi dopo, intento a rianimare il giovane nel fango, si trova al fianco di Plinio il Vecchio e della consorte dell'imperatore, Agrippina. Non sa di aver appena salvato il figlio adottivo del Divo Cesare Claudio, che sarà ricordato nei secoli con il nome di Nerone. Non sa che la sua vita sta per cambiare, e che il Fato lo porterà a Roma, alla corte imperiale. La sua è una storia epica. Amico fraterno di Nerone, sceglie la via delle armi e diventa uomo e soldato in Germania, combattendo contro i popoli barbari al fianco del futuro imperatore Vespasiano e di suo figlio Tito. Tornerà poi in Italia, e sarà comandante in seconda di Plinio il Vecchio, ammiraglio della flotta di Capo Miseno. Così, inesorabilmente, si avvicina l'anno di una delle più grandi catastrofi del mondo antico: il 79 d.C. Cristina Fantini segue una traccia storica, il ritrovamento dei resti di un ufficiale romano e di altri trecento corpi, e utilizza gli strumenti del romanzo per conferirgli nuova vita. Nasce così l'appassionante avventura di Lucio Avidio, ragazzo di provincia dai capelli corvini che per un gioco del destino si troverà nella capitale del più grande impero che l'Occidente abbia mai visto, al fianco di figure leggendarie come Nerone, Agrippina e il filosofo e suo personale magister Lucio Anneo Seneca.