Che cosa perdiamo della nostra gioventù? Soltanto gli anni? E che cosa siamo disposti a perdere, a mettere da parte per essere finalmente uomini di mondo? Per apparire realisti, scaltri e non soccombere nella quotidiana lotta per l'esistenza. Invecchiamo più saggi e più maturi. E andiamo incontro al futuro che si accorcia ogni giorno di più. Ineluttabilmente. Abbiamo capito tutto o forse niente. Non siamo più nati ieri e il cinismo della maturità ci ha imprigionato in questa dimensione di consapevolezza.