Giovanni Da Pont è un imprenditore originario della Val di Zoldo. Figlio di una nota famiglia zoldana. Giovanissimo sposa Carolina Foscari, primogenita di Alvise Foscari e Agnese Tron, entrambi esponenti di due famiglie nobili veneziane, e si trasferisce nella città lagunare. Alvise Foscari conduce una fornace, la fornace più antica di Murano e di tutta la Serenissima Repubblica detta Il Leone. La leggenda vuole che sia stata fondata direttamente dal doge Francesco Foscari. Giovanni Da Pont si trova da più di un anno solo e con la fornace Il Leone da gestire, affrontando una crisi economica senza precedenti. Tra vicissitudini famigliari travagliate, nella sua solitudine, Giovanni inizia a parlare con gli oggetti e si arrabbia con loro tant'è che i vicini pensano che sia diventato pazzo. Sarà un diario il suo rifugio.