Sullo sfondo di una città in piena espansione, sede della base navale più importante del Regno, con i suoi caffè e ristoranti alla moda e i balli al Circolo Ufficiali si snoda la storia di una famiglia tarantina. Una storia fatta di altre storie, di uomini e donne che si incrociano, di amicizia, amore, scoperta di sé: in questo romanzo sapiente è la commistione tra la realtà degli avvenimenti degli anni '30 e '40 e un racconto di fantasia che ben si interseca con le vicende belliche. La guerra coglie di sorpresa i protagonisti e li catapulta in una dimensione nuova e diversa, quella dell'incertezza. È un libro sulla caduta degli ideali di una intera generazione, attraverso le parole di chi ci aveva creduto e che poi si trovò a vivere, nel modo più drammatico possibile, la fine di un'illusione durata più di venti anni. Con delicatezza e con rigore storico Carla Dedola ci conduce in una Taranto perduta che vive solo nei ricordi di chi l'ha vissuta e l'ha saputa tramandare.