Pochi istanti dopo aver salutato Remo per l'ultima volta, Romolo si riscopre immediatamente fragile ed esausto. Vorrebbe riposare, magari dimenticare ma ormai "il solco deve essere tracciato" e indietro non si può tornare. Il primo giorno, nessuno sa quindi cosa succederà, tantomeno il "primo re" il quale, nei trent'anni di regno che seguiranno dovarà confrontarsi non solo con i temibili sabini ma anche e, soprattutto, con sé stesso.