Il racconto dell'Impressionismo si intreccia alla vicenda di Edgar Degas e di Nanine, l'orfana affidatagli dal padre morente. In un gioco incrociato di sguardi, ribaltando le accuse mossegli dalla modella, il pittore si riconcilia con il suo demone dimostrando la potenza rigeneratrice dell'arte, nel cui specchio Nanine ritrova se stessa. Dal duro lavoro che entrambi affrontano per rinascere con nuove identità, ha origine il capolavoro: "La petite danseuse de quatorze ans", in cui trova compimento la rivoluzione estetica del pittore. Degas mostra che la bellezza si cela laddove meno la si cercherebbe: ciò che i suoi contemporanei giudica-vano abietto rappresenta per il pittore l'aspetto più nobile, in cui la natura animale non più occultata e addomesticata riunifica i viventi al di là di caste, ceti, razze e specie. Miseria e nobiltà si incontrano nella pittura del più eccentrico degli Impressionisti che, dagli anni giovanili trascorsi a Napoli, trae eterna ispirazione portando a Parigi, con l'odore di colle e solventi respirato nelle botteghe artigiane, voci, passioni e gesti partenopei per dare nuova linfa alla pittura francese di fine '800.