In un luminoso pomeriggio del 1888, l'ironia visionaria di uno scrittore di nome Eça de Queiroz partoriva quello che sarebbe divenuto il capolavoro della Letteratura portoghese: I Maia. A scatenare le vicende che comporranno la storia della famiglia Maia, è un personaggio oscuro e fugace che Eça chiama Tancredo, il quale compare e distrugge l'iniziale armonioso quadro d'insieme e poi si dilegua quasi del tutto per riapparire, come un'ombra, in epilogo. Quella contenuta nel presente romanzo è la parabola di Tancredi, ovvero la storia possibile di un personaggio letterario che scalcia per chiedere giustizia ai propri lettori.