Anno 1944. Nel silenzio di un casolare sperduto, tra boschi e campagne, vive una piccola comunità isolata dagli orrori della guerra. Sono i cosiddetti «salvati», persone in fuga da se stesse e dalle proprie verità, che Sante, carismatico padre-padrone, accoglie e nasconde, protegge e domina. Rebecca, la giovane protagonista e narratrice, racconta la sua storia e le vicende dei diversi personaggi intrecciati al luogo e al tempo, con la forza e la testarda naturalezza dell'acqua che scava la pietra in profondità. È un romanzo che sonda le zone d'ombra da cui emergono le diverse forme della resistenza umana, portandoci a riflettere sul potere abbietto e umiliante della paura, generata dai contrasti del mondo esterno.