Nei primi anni del Novecento, Alceste e Sisto, della famiglia dei Ros, salgono con le proprie mandrie da un paese delle Prealpi per stabilirsi in una casera incastonata in una valle tra le montagne della Carnia. È questo il fatto che sconquassa un'intera comunità e che dà inizio a una parabola nera, ispirata a fatti realmente accaduti, in cui ogni personaggio si autocondanna e dove il racconto si fa corale. Sullo sfondo due conflitti mondiali combattuti in montagna, la grande miseria che porta a una forte emigrazione maschile, prima verso le terre dell'Impero, poi della Francia, della Germania e del Belgio. E, durante l'ultima guerra, l'occupazione nazifascista e quella cosacca per contrastare e combattere la Resistenza. Attorno, una natura meravigliosa e feroce, madre e matrigna, un paesaggio aspro che nulla perdona e dove per ultimo persino la terra si mette a tremare.