Sullo sfondo della Seconda guerra d'indipendenza, si snoda la vicenda di Ettore Cavagliano, ufficiale inferiore del Regno di Sardegna, che con il suo reggimento partecipa all'ultima battaglia dell'intera campagna, la più sanguinosa: quella di San Martino. Reduce della Guerra di Crimea di quattro anni prima, Ettore sogna di continuo l'amico chirurgo, Antonio Nogaret, intenzionato a tagliargli una gamba a causa di una ferita da fucile. La convalescenza, proprio a casa del dottore, è lunga e dolorosa, la mancanza del controllo completo del proprio corpo diventa frustrante. Nonostante i tentativi di Antonio di avvicinare l'amico alla sorella per combinare un matrimonio, Ettore prende confidenza con Francesca, moglie del medico, la sola in tutta la casa a preoccuparsi dell'umore, oltre che della salute, del ferito.