Pieno ventennio: il Fascismo regna sovrano e la "Direttissima" (galleria ferroviaria di inusitata grandezza) è l'opera del regime per eccellenza - le vite di chi ci lavora contano ben poco, purché l'opera sia finita in tempo. È così che un'intera civiltà contadina (con tutti i suoi modi, i suoi riti, le sue magie) viene spazzata via in nome del progresso e di due lire di paga; è così che Rosa - una bambina molto speciale - perde la persona che ha più cara al mondo: il mistero di questa scomparsa segnerà tutta la sua vita. Oggi un'anziana scrittrice di libri per l'infanzia, Rosa Spina vive ancora sui monti vicino alla galleria, insieme a tre perfetti nipotini che ha cresciuto come figli. Adesso però che Rosa sente avvicinarsi la fine e decide di trascrivere le proprie memorie, il dolore di quel passato lontano e sepolto riemerge. Nonna sta male e il bosco sta male: le foglie cadono gialle dai rami in piena primavera. Ai tre nipotini non resterà che farsi coraggio, affrontare il vecchio bosco (che forse non ha perso tutte le sue magie) e ripercorrere il passato di nonna per svelare il mistero che ha condizionato tutte le loro esistenze.