Nel romanzo la vicenda è ricostruita attraverso le parole di un io narrante al femminile. La protagonista del racconto è infatti una ragazza appena uscita dall'adolescenza che la buona conoscenza della lingua tedesca, le esigenze economiche della famiglia e anche il desiderio di recare un contributo alla Resistenza inducono ad accettare un lavoro come dattilografa presso gli occupanti. Posizione certo ambigua, da "collaborazionista", agli occhi di chi non sa che battere a macchina documenti riservati le permette di far conoscere ai partigiani con cui collabora le prossime mosse del nemico in una partita a scacchi che potrebbe avere come posta le sorti della guerra...