La guerra infuria a pochi chilometri dalla Linea Gotica, sulle colline di Pesaro, dove tedeschi e fascisti si scontrano con i partigiani del Toscano in attesa delle truppe alleate. Evelina ha solo cinque anni quando i primi rifugiati trovano riparo nel granaio di suo padre, quell'attimo in cui la sua vita viene travolta e la spensieratezza dei giochi d'infanzia lascia il posto all'orrore della guerra. Ma Evelina è protetta da due fate, la cupa Nera e l'allegra Scepa, e ha un potere: può vedere il mondo attraverso gli occhi della fantasia... Realtà e magia si mescolano e si intrecciano, riportando in vita un mondo contadino e fiabesco, l'intrico della guerra civile e quella mondiale. Lo stile asciutto, arricchito da elementi dialettali, rende il racconto ancora più vivido: parole magiche, parole amuleti, filastrocche, che aprono la porta al sogno e alla profezia. Un romanzo emozionante e avvincente, in cui la cruda realtà viene reinterpretata dal realismo magico.