"La storia di Anna, rappresentata magistralmente in questa graphic novel, ci consegna un'eredità importante: è la testimonianza ancora viva e pregnante di ciò che ha significato la deportazione razziale e politica nella seconda guerra mondiale. Ci sfida alla riflessione e alla discussione sullo sconvolgimento prodotto dal sistema concentrazionario [...] Il ricordo e la sua trasmissione alle generazioni più giovani con la parola, ma anche con gli strumenti dell'arte, hanno il compito di rovesciare il meccanismo che ha portato alla rottura di umanità che si è verificata ad Auschwitz." (Dalla prefazione di Chiara Fragiacomo) Seconda graphic novel storica per qudulibri, questa volta sulla tragedia della deportazione, e ancora con l'obiettivo della fruizione consapevole della Memoria da parte del lettore, anche il più giovane. Apprezzati a livello nazionale, gli autori Babich e Mattiuzza raggiungono vette di sinergia visuale e testuale che rendono ancor più prezioso questo fumetto.