Col cattivo auspicio di due "monacielli jettatori" e di una bufera in arrivo, sei carrozze partono nel gennaio 1859 dalla reggia di Caserta per la Puglia con a bordo re Ferdinando II di Borbone, la regina Maria Teresa, il principe ereditario Francesco e un piccolo seguito: si va a ricevere la promessa sposa dell'erede al trono, Maria Sofia di Wittelsbach, che arriverà a Bari via mare dall'austriaca Trieste. L'evento del viaggio, testimoniato dalle cronache ottocentesche, offre lo spunto per un racconto pochissimo noto, focalizzato sui Borboni e il Meridione d'Italia e corredato di illustrazioni d'epoca. Vi s'intrecciano storie di regnanti coevi o precedenti, indagati anche nella sfera personale e privata, oltre a figure di famosi oppositori liberali. Entro una narrazione cangiante e dal ritmo veloce, si ricostruiscono ambienti e condizioni di vita, dialoghi e comunicazioni epistolari, ritratti esilaranti e momenti di pathos, inclusa la vicenda mirabolante della liberazione di sessantasei detenuti, cui applaudì tutta l'Europa progressista. Mentre il viaggio dei sovrani procede, si ripetono ovunque archi di trionfo e ricevimenti, Guardie d'onore e Te Deum, inni borbonici e "lamparielli". Ma il re soffre: non sta affatto bene, riuscirà a tornare a Caserta?