Questo racconto è un racconto di resistenza, di guerra. Un racconto di un gruppo di partigiani in lotta contro altri uomini, contro i fascisti, contro le avversità dei luoghi, della montagna, del freddo, della neve, della fame. Bisogni primari a volte impossibili da soddisfare, come mangiare, dormire, riscaldarsi in un rifugio sicuro, ma senza i quali a volte sopraggiunge come un gelo sul cuore la voglia di morire, di lasciarsi andare ad un sonno senza risveglio. Ma anche il bisogno di vivere per sé e per gli altri. La speranza di poter lottare per costruire un mondo migliore, di fronte al quale la pena per i morti deve essere messa da parte. Come anche la necessità di dover uccidere altri esseri umani... (dalla Introduzione di Caterina Arfè)