Friuli, 1917. È l'anno della disfatta di Caporetto. La trincea del maggiore Copetti cade. I nostri soldati non riescono a opporre alcuna resistenza, perché la strategia del nemico è un enigma: come fanno gli Austriaci a gassare le trincee italiane senza neanche avvicinarsi? Sarà Rossetti, membro del genio alpino, a sbrogliare la matassa e sarà lui a far scrivere, sui muri delle poche case rimaste in piedi, l'appello patriottico: "Tutti eroi! O al Piave o tutti accoppati!". I sopravvissuti devono adunarsi al Piave, ultima frontiera di una disperata resistenza. Pur ambientando il suo fumetto in un anno che vede la violenza dello scontro tra le potenze alleate e gli imperi centrali raggiungere il culmine, Appio riesce a raccontare la guerra, senza fare esplodere neppure un proiettile.