Una narrazione che, confermando gli stessi protagonisti collocati nelle nostra epoca, già incontrati nel primo volume, sospesi tra Roma e la Toscana, in questa seconda avventura ci porta nella Venezia opulenta ed onirica del Cinquecento negli anni del risveglio culturale e della riscoperta della classicità, ma con le braccia protese verso un ignoto quanto sconcertante futuro. In una serie di vicende immaginate in diverse dimensioni spazio-temporali, ma legate da un unico filo conduttore, l'autore orienta lo schema narrativo con un crescendo ritmico ed articolato di "suspense", dove l'eresia dell'apocatastasi, la redenzione finale anche del diavolo, può condurre perfino verso il territorio accidentato dell'apostasia, al capovolgimento cioè dei valori tradizionali della fede. L'intento principale dell'autore è quello di accompagnarci in un viaggio nel tempo, dove la magia della scrittura si unisce alle possibilità scientifiche, in un fantasioso ma non impossibile collegamento tra passato, presente e futuro.