Canossa, Anno Domini 1077. Nel gelo dell'inverno, alle porte del castello di Matilde un uomo è inginocchiato sulla neve. Scalzo, vestito solo di un saio, attende da tre giorni e tre notti che il Papa lo ammetta al suo cospetto. Solo dopo questa terribile umiliazione Enrico IV, imperatore scomunicato del Sacro Romano Impero, otterrà il perdono da Gregorio VII. Ma ad espiazione della sua ribellione sarà costretto a consegnare al pontefice le più Sacre Reliquie della cristianità. Un tesoro inestimabile, al cui possesso Enrico non intende rinunciare e che tenterà di riconquistare con ogni mezzo. Da qui si dipana una storia ricca di colpi di scena, nella quale gli sgherri dell'imperatore guidati dal feroce Meinhard seguiranno il viaggio delle Reliquie verso il luogo più santo, una meta misteriosa a cui il Papa le ha destinate, tentando a più riprese di impadronirsene. Ma nell'intreccio di questa oscura vicenda si muove una schiera di personaggi che compaiono sulla scena contendendosi il prezioso fardello: dall'affascinante Namaah, ambigua comandante della scorta papale, a Dagoberto e Liut, umili cacciatori entrati loro malgrado in un ingranaggio molto più grande di loro.