«Non riuscivo a scolpirla, così come non riuscivo ad amarla» Giulia è bellissima. L'addio è lacerante. Guglielmo, tormentato e fiero talento all'ombra di Michelangelo, vuole immortalare la donna perfetta in un monumento straordinario perché l'amore continui nel marmo. La loro passione - tessuta di lenti distacchi e improvvisi ritorni - è una fiamma indomabile, che Ada Grossi tratteggia sullo sfondo di un grande affresco storico: il Rinascimento che oscilla tra gli sfarzi della nobiltà e i sinistri bagliori delle guerre di religione, da Roma a Milano e alle valli attorno al Ceresio, dalla persecuzione di un'indemoniata nella Ginevra calvinista a un misterioso incontro con la Sindone in Savoia; e ancora fino alla Milano stremata dalla peste, dove il cerchio finalmente si chiude. Mia bianca Giulia è un romanzo che s'interroga a viso aperto sul mistero dell'ispirazione artistica e sulle ossessioni della memoria: dalle sue spirali di passione e redenzione, il destino dei protagonisti sarà trasformato per sempre, su orizzonti nuovi, prima impensabili.