Scritto in piena prima guerra mondiale, L'obbligo analizza il sentimento di sottomissione alla patria e alla macchina dello Stato. Un pittore tedesco si trova nella Svizzera neutrale quando viene raggiunto da una cartolina militare che gli ingiunge di tornare al suo paese e prepararsi a partire per il fronte. Zweig ci presenta gli stati d'animo del protagonista e il confronto aspro con la sua compagna, una pacifista radicale. Le riflessioni sulla guerra e sull'artificialità di patrie e confini dialogano con gli argomenti "disfattisti" del circolo ginevrino del premio Nobel Romain Rolland, con il pensiero tolstojano e con le prime istanze del movimento delle donne.