Cosa vuol dire entrare nella coscienza di un altro, guardare il mondo lungo la curva del suo sguardo? "Le memorie di Barry Lyndon" cede la parola a una straordinaria figura di avventuriero, il cui sguardo cinico e al tempo stesso ingenuo percorre un Settecento rimpianto o solo immaginato. Dalle sofferenze al servizio di Sua Maestà alle vicissitudini nell'esercito, dal corteggiamento di una ricca ereditiera ai soggiorni nelle splendide dimore in Inghilterra e Irlanda, dal gioco d'azzardo alle persecuzioni e calunnie di cui si sente vittima, la vita dell'eroe di Thackeray è interamente immersa nella spirale di un sogno che attraversa con lui mezza Europa e mezzo secolo. Un sogno destinato a sperimentare infine la propria nuda fragilità: il destino è soggetto a logiche imperscrutabili, e quello di Barry Lyndon sarà una conquista impossibile. Considerato di volta in volta affascinante o immorale, "Le memorie di Barry Lyndon" è fonte di viva ispirazione dell'immaginario moderno: celebre la rilettura cinematografica di Stanley Kubrick, che quest'anno festeggia il quarantesimo anniversario. Pubblicato in una prima versione nel 1844 e poi in edizione definitiva nel 1856, ritorna un classico della letteratura occidentale.