"Non è un romanzo ricostruito ed edito postumo così come si è sempre creduto. È stato pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia dal mese di dicembre 1936. L'odierna ristampa raccoglie tutte queste puntate in un opera organica che non esitiamo a definire capolavoro per stile letterario e grandezza di pensiero, e presenta notevoli differenze con quella conosciuta dichiarata postuma e pubblicata dalla Casa Editrice La Madonnina. Differenze tutte a favore di Luigi Natoli scrittore vivo, allora come adesso, ed oggi ancora più grande di prima. Siamo tutti pupi, dirà Pirandello, contemporaneo del Natoli, nel suo Berretto a sonagli, ed ogni pupo vuole difendere la sua onorabilità, la sua immagine; e don Calcedonio nella vita è pupo come tutti gli altri e vuole mantenere una rispettabilità nel sociale. Le trame antiche del suo teatro gli suggeriscono l'azione, la voce forte, il farsi giustizia con un bastone; e più di una volta il puparo si comporta come uno dei suoi pupi in scena. Ma questo romanzo-tragedia di Natoli va oltre la maschera sociale ed umana; è il conflitto esistenziale del padre, del grande puparo, dello stesso Creatore." (dalla prefazione di F. Zaffuto)