Il pennino, scritto nel 1910, è un libro che si è meritato il soprannome di "Bibbia delle suffragette". La protagonista, la giovane Barbro Magnus, è una giovane forte, ottimista e ribelle. "Era vestita con un lungo cappotto da giornalista blu scuro, dritto e stretto come un astuccio." Sulla testa un cappello rosso fuoco, un cosiddetto "corvo della sera, da cui si affacciavano un paio di occhi molto maliziosi". La sua vita si divide fra il lavoro di giornalista e la sua lotta per il suffragio femminile, una battaglia che condivide con Cecilia, che di professione è insegnante. Tuttavia, c'è spazio anche per l'amore. Barbro viene corteggiata dal giovane architetto Dick, con cui inizia una relazione di fatto. Il romanzo contribuì a popolarizzare la figura della "suffragetta" presa di mira dalla stampa satirica, e fu un successo-scandalo, anche agli occhi di alcune colleghe femministe della Wägner, per il modo in cui la spiritosa e sfacciata protagonista (che convive senza essere sposata) discute dell'amore libero, ignorando il principio della castità prematrimoniale. Dopo Ragazze di città, il romanzo più importante e rivoluzionario di Elin Wägner.