In questo romanzo W. Somerset Maugham mette in scena, come sempre o quasi, se stesso, ma stavolta nella doppia veste di Strickland, un agente di cambio che per amore della pittura lascia il solido mondo della City per quello assai meno rassicurante di Parigi prima e di Tahiti poi, distruggendo lungo il cammino la vita di due donne, e del suo involontario biografo, un giovane deciso a indagare sugli oscuri, brutali, inaccettabili moventi di ogni vero artista. Celebre per decenni soprattutto come evocazione di Paul Gauguin, questo romanzo oggi ci appare finalmente per quello che è: un'inchiesta conturbante sull'attrazione fisica e totale per il bello, enigma "che in comune con l'universo ha il merito di essere senza risposta".