Per la prima volta tradotto in italiano uno dei libri più originali e divertenti del Novecento. In apparenza è un romanzo realistico ambientato nella neonata Repubblica cecoslovacca, alla fine della Prima guerra mondiale, e centrato sul contrasto fra la morente aristocrazia e la nuova borghesia rampante e un po' volgare. Ma sotto tale apparenza, elaborando in chiave modernista i modelli del Tristram Shandy e del Barone di Münchhausen (e le tecniche cinematografiche degli anni Venti e Trenta), Vancura rappresenta l'inestinguibile dissidio tra verità e finzione. Al seguito del bibliotecario Bernard Spera, uno dei più loquaci e simpatici «narratori inaffidabili» della storia della letteratura, il lettore viene trascinato in un turbine di personaggi e vicende che sono in realtà la parodia del romanzo realistico e l'affermazione della narrazione come infinita macchina desiderante.