Ispirato a un fatto di cronaca cittadina, il romanzo narra la storia di tre fratelli, Giulio, Niccolò ed Enrico Gambi. Viziati e accidiosi, ereditano dal padre una libreria antiquaria nel centro di Siena. In breve gli affari precipitano e i tre, indebitatasi, firmano delle cambiali, falsificando la firma di un amico, a garanzia dei debiti contratti. In breve, nella piccola città di provincia, la truffa viene scoperta e la vergogna ricade sull'intera famiglia. Il loro destino sembra allora segnato. In un mondo chiuso e soffocante, in cui si riflette l'angoscia esistenziale dei personaggi, i protagonisti si dibattono senza alcuna speranza, incapaci di dare un senso alla propria vita. Scritto di getto alla fine del 1918, pubblicato nel 1920, "Tre croci" viene considerato dalla critica come l'opera più matura di Tozzi, che recentemente, rivalutata la sua opera, lo ha paragonato a livello europeo a Kafka e Dostoevskij.