"La confessione" descrive compiutamente la crisi spirituale che caratterizza gli ultimi anni della vita di Lev Tolstoj. Abbandonata la vita più mondana, l'autore si ritira nella villa di Jasnaja Poljana, si dedica a lavorare la terra, predica la non violenza. La rivoluzione, il cambiamento del mondo è l'insegnamento attualissimo di Tolstoj non può che avvenire per mezzo del lavoro manuale e individuale. Le rivoluzioni delle parole e dei proclami non sono che inganni.