Pubblicato tra il 1867 e il 1869, il romanzo narra gli avvenimenti che si succedettero in Russia tra il 1805, anno della prima sfortunata campagna contro Napoleone, e il 1812, momento dell'insorgenza popolare contro l'armata francese. Nel suo capolavoro, Tolstoj mette in scena le vicende di due famiglie dell'aristocrazia russa: i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov che, simboli dell'armonia del mondo, attraversano, tra balli, battaglie, matrimoni, morti, le loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore. In pagine di altissima scrittura, l'epopea del popolo russo si in treccia con il rapporto fra l'individuo e la collettività, i grandi temi filosofici dell'Ottocento e l'interrogazione sul senso della storia.